Skip to main content
News

Misure straordinarie altrimenti la pericoltura affonda

By 24 Settembre 2019No Comments

“Servono misure straordinarie dopo una campagna 2019 che è stata un terremoto per la pericoltura”.
Lo ha affermato Paolo Bruni, presidente di CSO Italy, tirando le conclusioni del convegno “S…periamo”, svoltosi domenica nella storica Villa Mari di Formignana, in provincia di Ferrara, per iniziativa del Comune in collaborazione con Confagricoltura, Coldiretti, CIA e Centro Professionale di Cesta.

“S…periamo”, un titolo che è stato il fil-rouge del convegno racchiudendone il significato tra speranza e timori di non farcela a risollevare il comparto, di vederlo perire appunto, nel cuore della pericoltura italiana, rappresentata dal territorio di Ferrara, che ha perso gran parte della propria produzione.

“Dopo una campagna così – ha affermato Bruni – per riuscire a far prevalere la speranza sull’abbandono della coltura, occorre reagire in modo molto energico facendo prevalere l’ottimismo della volontà sul pessimismo della ragione. Certamente la campagna 2019 è stata segnata da contingenze negative eccezionali nella loro contemporaneità come la alternaria, la grandine, malattie fungine diverse, e infine la cimice asiatica, che ha una velocità di proliferazione che in pochi anni riesce a divorare un frutteto. Gli agricoltori si sono visti così distruggere il proprio lavoro e a nulla sono valsi il loro impegno, la loro passione, i costosi investimenti”.

“Ma – ha precisato il presidente di CSO Italy – è stato anche un indotto importante a subìre le conseguenze di questa crisi, oltre alla manodopera: i trasporti, gli imballaggi, i mezzi tecnici. Alla fine il problema è sociale, ne è investita un’intera comunità per la quale i frutteti di pere rappresentano lavoro imprenditoriale e occupazione”.

“Occorre – ha infine sostenuto Bruni – vengano adottate misure straordinarie come il fondo di solidarietà, la sospensione dei mutui e dei contributi e quant’altro necessario a fronteggiare una situazione  tanto drammatica. Nello stesso tempo però, dal dramma che la pericoltura ferrarese sta vivendo, dobbiamo riuscire a far scaturire un percorso virtuoso di rilancio, come accaduto nel passato per il vino dopo  i nefasti del metanolo”.

In foto: Paolo Bruni, il sindaco di Tresignana avv. Laura Perelli, il direttore del Centro professionale Cesta Giovanni Lolli e Luca Artioli, responsabile ufficio industria di Apo Conerpo