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Futurpera, ricerca scientifica e innovazione segnano il rilancio della filiera al salone internazionale della pera

By 25 Novembre 2021No Comments

L’assessore comunale al Bilancio e Contabilità, Partecipazioni, Commercio e Turismo Matteo Fornasini è intervenuto questa mattina, mercoledì 24 novembre 2021, alla presentazione dell’edizione 2021 di “Futurpera”, il salone internazionale della pera che si terrà a Ferrara Fiere (via della Fiera 11, Ferrara) da giovedì 2 a sabato 4 dicembre 2021.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori – L’edizione 2021 di FuturPera – Salone Internazionale della Pera, che si terrà a Ferrara Fiere Congressi dal 2 al 4 dicembre, sarà quella delle risposte concrete alle problematiche più stringenti per il settore e della stretta collaborazione tra filiera e territorio verso un unico obiettivo: rilanciare un comparto strategico per l’agricoltura italiana.

Un obiettivo ribadito oggi (24 novembre ndr) nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento aperta da Matteo Fornasini, Assessore al Bilancio e Contabilità, Partecipazioni, Commercio e Turismo del Comune di Ferrara che ha fortemente sostenuto la manifestazione. “FuturPera è un evento strategico per la città al quale stiamo dando il massimo sostegno, così come facciamo per tutte le attività messe in campo da Ferrara Fiere per rilanciare il quartiere fieristico. Il Salone ci sta particolarmente a cuore perché parlare di Ferrara significa parlare di agricoltura e la pera è una delle 18 eccellenze IGP e DOP della nostra città. Per questo deve continuare a essere uno dei punti di forza del settore frutticolo e dobbiamo lavorare insieme per sostenere le aziende agricole in crisi, anche con un focus sul rilancio dell’agricoltura del nostro territorio”.

Alla valorizzazione territoriale dell’economia agricola e non solo lavora costantemente Ferrara Fiere Congressi che quest’anno organizza direttamente la manifestazione, come ha spiegato il presidente Andrea Moretti. “FuturPera è una grande conferma per Ferrara Fiere, l’unico evento che non ha subito alterazioni di date, fatto non scontato fino a qualche mese fa. Quest’anno hanno aderito oltre cento aziende specializzate nei settori ricerca varietale, vivaismo, agrofarmaci e fitofarmaci, produzione, raccolta e post-raccolta, meccanizzazione agricola, logistica, packaging, commercializzazione del prodotto e import-export e sono orgoglioso di dire che nel 70% dei casi sono grandi aziende, anche multinazionali, con sede in Emilia-Romagna e Ferrara, dove esiste un’agricoltura forte e innovativa, nonostante le difficoltà. Stiamo lavorando da due anni a questa edizione e nel 2020 abbiamo fatto un evento in digitale sulla pera grazie alla collaborazione con CSO Italy, un prezioso partner organizzativo sin dalla prima edizione, che ci ha consentito di mantenere viva l’attenzione su temi che devono essere trattati con impegno e concretezza, anche attraverso uno scambio di idee e informazioni tra la parte produttiva e i maggiori esperti del settore. Obiettivo che pensiamo sarà ampiamente raggiunto a FuturPera”.

E proprio Paolo Bruni, presidente di CSO Italy ha fatto il punto sull’offerta convegnistica del World Pear Forum, sicuramente uno dei grandi punti di forza del Salone.
“Chi mi ha preceduto ha già detto che la pericoltura è essenziale per l’Italia e ribadisco che Ferrara per la pera è caput mundi perché mantiene il primato produttivo italiano del 70%. Ma la pera va difesa da una serie di problematiche fitopatologiche, climatiche e commerciali che quest’anno hanno provocato una contrazione produttiva davvero senza precedenti. CSO Italy ha lavorato per dare al pubblico una convegnistica che dia risposte concrete, orientata verso un nuovo modo di produrre più specializzato, supportato da ricerca e innovazione. Si comincia giovedì pomeriggio con un UNAPera, la vera novità per il settore, che aggrega il 70% delle aziende della filiera per avere più forza nei confronti della distribuzione anche con l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi. Il 3 dicembre spazio al convegno tecnico dove saranno affrontate tematiche tecniche di grande rilievo: gli effetti dei cambiamenti climatici sulla frutticoltura e le possibili soluzioni a disposizione dei produttori per limitare i danni; la lotta alle fitopatologie come maculatura bruna e alla cimice asiatica supportata da diverse ricerche scientifiche molto promettenti e l’utilizzo delle biotecnologie. Si chiude sabato 4 all’insegna del gusto con il cooking show “Pera dell’Emilia Romagna IGP, un’eccellenza del territorio”, organizzato in collaborazione con il Consorzio Pera IGP dell’Emilia Romagna e l’Istituto Alberghiero Vergani-Navarra di Ferrara per conoscere da vicino e gustare le varietà di pere dell’Emilia Romagna riconosciute dal Disciplinare IGP.

Fondamentale per raggiungere l’obiettivo di risolvere le principali problematiche del comparto frutticolo è, dunque, la ricerca scientifica come ha detto Gianni Amidei, presidente dell’OI Pera, partner organizzativo di Ferrara Fiere.
“Abbiamo sostenuto questa manifestazione sin dall’inizio perché è l’unica fiera mono-prodotto che rappresenta tutta la filiera internazionale. Un’iniziativa necessaria perché da 20 anni la pera sta riducendo le produzioni e le superfici a causa delle fitopatologie e della moria delle piante. Una riduzione che mette in rischio tutto il comparto frutticolo e che è diventata emergenziale negli ultimi tre anni a causa delle gelate che hanno provocato danni dal 50 all’80%. Per sostenere e rilanciare il comparto ci siamo concentrati sulla ricerca scientifica per combattere maculatura bruna e cimice, in collaborazione con prestigiosi Enti e Università, e racconteremo lo stato di avanzamento di progetti molto promettenti nel corso del convegno del 3 dicembre. Nell’ultimo anno abbiamo anche indagato strade alternative, con lo sviluppo di tecniche basate sul silenziamento genetico che non sono OGM, per dare una speranza ai nostri produttori. La filiera deve e può fare tanto e in questo momento la collaborazione deve essere massima a tutti i livelli.”

Di collaborazione ha parlato anche Antonella D’agostino, project manager dell’evento in chiusura della conferenza stampa ricordando che: “FuturPera è il frutto di un grande lavoro di squadra che parte dal team organizzativo di Ferrara Fiere e coinvolge l’intero territorio. Voglio ringraziare in primo luogo CSO Italy, il principale partner organizzativo e poi OI Pera – Organizzazione Interprofessionale Pera e la Camera di Commercio di Ferrara che ha scelto di sostenere la manifestazione dando la possibilità a cinque aziende di partecipare gratuitamente al Salone, promuovendo direttamente l’imprenditorialità ferrarese. Ricordo che l’evento ha anche il patrocinio del Ministero delle politiche Agricole, alimentari e forestali ed è sostenuto innanzitutto dalle tre principali associazioni di categoria Cia, Coldiretti, Confagricoltura e da Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara e da alcuni sponsor come Bper Banca e VH Italia Assicurazioni. Un vero lavoro di squadra per un evento che siamo certi riuscirà a cogliere nel segno, dando una nuova prospettiva al nostro settore pericolo d’eccellenza”.

Il Salone Internazionale della Pera è aperto giovedì e venerdì dalle 9 alle 18.30 e il sabato dalla 9 alle 14.00. L’inaugurazione è prevista per il 2 dicembre alle ore 12.00 con il consueto taglio del nastro alla presenza di organizzatori e istituzioni. L’ingresso alla Fiera e al WORLD PEAR FORUM è gratuito ma è necessaria la registrazione che deve essere preferibilmente effettuata online sul sito www.futurpera.com per evitare assembramenti all’ingresso, oppure direttamente in fiera. Per accedere ai padiglioni è necessario essere in possesso della Certificazione verde Covid-19 (green pass) e per ottenerla sarà possibile effettuare anche un tampone rapido prima dell’accesso.

Fonte: cronacacomune.it