Parte ufficialmente il progetto P.A.T.A.T.A. – PRODURRE AGGREGANDO TECNICI e AGRICOLTORI, TUTELANDO l’ACQUA, un’iniziativa ambiziosa nata per affrontare le criticità della pataticoltura in Emilia-Romagna attraverso soluzioni tecnologiche, innovative e sostenibili.
Negli ultimi anni, la superficie coltivata a patata ha registrato una contrazione, con un calo particolarmente significativo in Emilia-Romagna, dove nel 2023 è calata a circa 4.600 ettari coltivati, quasi 1.000 in meno rispetto a un decennio fa. Tra i principali fattori responsabili di questa tendenza si segnalano i danni provocati dagli elateridi, la cui diffusione è favorita dai cambiamenti climatici e dalla progressiva riduzione dei mezzi di difesa fitosanitaria disponibili. A questo scenario si aggiunge la crescente esigenza di adottare pratiche agricole sostenibili, in grado di tutelare l’ambiente e allo stesso tempo assicurare un’adeguata redditività per le imprese agricole.
Il progetto, cofinanziato dal PSR e attivo fino al 2027, ha l’obiettivo di migliorare la gestione colturale della patata con particolare attenzione all’uso efficiente dell’acqua e alla lotta agli elateridi tramite l’applicazione di sistemi decisionali digitali (DSS) e modelli predittivi di rischio. Verranno inoltre valutati impatti ambientali, sociali ed economici delle nuove pratiche rispetto alla gestione tradizionale.
Il progetto è promosso da AGRIPAT, con il supporto di una rete ampia e variegata di partner tra cui: Università degli Studi di Ferrara, responsabile scientifico, Romagnoli F.lli S.p.A., Consorzio Patata Italiana di Qualità, HORTA, CER – Consorzio di Bonifica del Canale Emiliano Romagnolo, C.S.O. Italy, Dinamica e diverse aziende agricole del territorio emiliano.
Un appuntamento da non perdere è il lancio ufficiale del progetto, che verrà presentato a Rimini in occasione della fiera Macfrut il giorno 6 maggio alle ore 12.30, presso lo stand D3 – 151.
L’evento sarà un’occasione per approfondire finalità e azioni previste dal progetto e per lanciare un messaggio chiaro e positivo: la coltivazione della patata in Emilia-Romagna ha ancora grandi potenzialità e può affrontare con successo le sfide future, grazie a una collaborazione concreta tra agricoltori, tecnici e ricercatori.